Il pelandrone
Fossi orbo e muto
pelandrone di un pelandrone
non ce l'hai vergogna
io e tua madre è tutto il giorno
che ci ammazziamo per raccogliere il grano / il granturco da rincalzare.
Per colpa tua il bue è morto
senza cuore d'un senza cuore
lo hai fatto bere da sudato
per scappare prima da casa.
Cosa combini ben, al bar,
con gli studenti tutto il giorno
a far scherzi e a ridere dietro
a quelli che vengono da lavorare.
E tua nonna, povera Cristo,
è già un mese che non la vedi
malata, stanca, sofferente
aspetta la morte
come una salvezza.
Di nascosto le hai venduto il grano
le hai preso le galline, le hai rubato
vecchia com'è l'hai sfinita.
Non vedi tua madre che si rode
che morde il fazzoletto
per non farsi veder piangere.
Io sono tutto storpiato
consumato e senza forza
sono stufo di mangiare come le bestie / per lasciarti all'onore
del mondo.
To'!, Prenditi il portafogli
porta via tutto, spendi
dammi una mazzata sulla testa
to'!, prendi il falcetto, ammazzami anche.